By Avete presente quelle situazioni nelle quali, che so giriamo e rigiriamo magari per il supermercato mentre stiamo facendo la spesa e intanto ripensiamo ossessivamente alla discussione avuta col capo poche ore prima dove magari avremmo voluto dire alcune cose ma per quieto vivere, abbiamo lasciato correre e la cosa però ancora ci rode dentro e ci fa sentire a disagio al punto da continuare a rimuginarci sopra senza riuscire a fermarci, passando da uno scaffale all’altro?
E’ proprio in situazioni come questa che sarebbe davvero importante avere qualche rudimento di che cosa è l’Assertività.
- E’ una strategia potente quando la relazione è percepita come difficile e/o critica da gestire (per il tipo di situazione, persona o contenuto), riducendo il livello di frustrazione, ansia e rabbia con noi stessi.
- Assertivo è chi riesce a superare il problema senza entrare in conflitto prima ancora che con l’interlocutore, con se stesso, x quanto concerne il cosa dire, il cosa fare, o il cosa non dire o il cosa non fare.
Ossia la capacità di risolvere i conflitti senza confliggere e senza essere ne passivi ne aggressivi.
Infatti un errore che si fa spesso è proprio quello di essere troppo passivi per evitare di rispondere al contrario in maniera troppo aggressiva e andando così a litigare con familiari o colleghi sul lavoro, ecc…
Questo perché da sempre ci hanno insegnato che esistono solo questi due tipi di reazione, ma se per caso ce ne fosse un altro?
Si in effetti l’assertività è esattamente quella terza via che ci può consentire di non essere ne passivi ne aggressivi e consentendoci in questo modo di poter sostenere le nostre idee senza con decisione pur non varcando mai quel la linea di confine che sfocia nell’aggressività.
Bello vero?
Come funziona…
Vi ricordate quel detto che sosteneva che “Nel modo giusto, si può dire tutto?”
Come in tutte le cose è fondamentale l’allenamento e la pratica, ma oggi cercherò di riassumervelo così:
- Dobbiamo far capire all’altro che abbiamo compreso la natura delle sue ragioni. Attenzione dobbiamo realmente metterci nei suoi panni, altrimenti non funziona…
- Spieghiamo il nostro punto di vista e le nostre ragioni
- Infine proponiamo un’idea di compromesso che immaginiamo possa tenere in considerazione sia le necessità nostre, sia quelle dell’altro.
L’idea di fondo è che non ci sia realmente un torto e una ragione per antonomasia, cosa della quale invece sembriamo seriamente convinti e che automaticamente ci fa andare in scontro per evitare il quale diventiamo passivi, ma al contrario, diverse visioni o necessità che devono semplicemente trovare un accordo, per essere adeguatamente soddisfatte.
Per capirci meglio provo a farvi un esempio:
Paolo e Martina e la cena saltata
Comments